Parliamo di Counseling

Cos’è il Counseling

 

Negli ultimi venti anni la cultura del counseling in Italia è cresciuta enormemente e ha introdotto, di fatto, una prospettiva della relazione d’aiuto disgiunta dai contesti prettamente clinici e/o sanitari. Il counseling è un’attività professionale di sostegno e orientamento, che aiuta singoli e gruppi a sviluppare e promuovere le proprie risorse al fine di affrontare in modo funzionale difficoltà momentanee legate a situazioni specifiche.

L’obiettivo è quello di acquisire una maggiore consapevolezza dei propri bisogni, desideri, aspirazioni ed aiutare i clienti a procedere verso azioni più consapevoli e funzionali al proprio benessere in merito al tema affrontato. Il concetto di benessere è in continua evoluzione, i cambiamenti sociali, il mutamento degli stili di vita e relazionali nonché delle condizioni materiali ne ridisegnano costantemente i confini e ci interrogano su priorità, valori e istanze individuali e collettive.

Per questo motivo il counseling è una risposta alla necessità di riconoscere se stessi e la propria relazione con l’ambiente, a prescindere dal concetto di cura e rimette al centro le potenzialità che ogni individuo possiede per far fronte alle proprie difficoltà. Viviamo in un contesto sociale in cui le sfide e le opportunità della “iper-connessione” virtuale tra gli individui, si scontrano, a volte, con la solitudine emozionale e l’impossibilità di raccontarsi; i luoghi e le relazioni sono spesso inafferrabili e la richiesta di ascolto, comprensione e attenzione cresce rapidamente.

La crisi economica ed energetica e il difficile rapporto dell’uomo con l’ambiente ci richiamano alla necessità di ridefinire nuovi stili di vita, improntati sulla cooperazione, il rispetto, la solidarietà, la responsabilità, l’empatia e l’ascolto. Della necessità di un nuovo modo di “stare al mondo”, si interessano costantemente studiosi di varie discipline, ad esempio, Jeremy Rifkin, economista, parla dell’empatia come di un secondo rinascimento, della mano invisibile che dovrà guidarci in una visione lungimirante per la sopravvivenza stessa degli esseri umani.

Si intravede nelle sue parole e in quelle di molti altri ricercatori la possibilità di pensare ad un nuovo umanesimo, che nasce da un momento di crisi, come tutti i tornanti della nostra storia e si nutre di una consapevolezza individuale e collettiva più profonda. Il counseling, in questa prospettiva, rappresenta un catalizzatore di cambiamento, contribuisce ad intercettare un bisogno di crescita ed evoluzione personale nel quotidiano; risponde in modo versatile e creativo allo sguardo di chi si interroga in merito alla propria direzione in alcuni momenti della vita; aiuta singoli e comunità ad implementare e potenziare un linguaggio più rispettoso dei propri vissuti emotivi e a chiarire obiettivi e risorse per favorire una piena realizzazione.

Nella mia vita professionale, ho avuto il privilegio di constatare che il counseling, passa attraverso lo sguardo, le parole, le emozioni e le azioni di chi si approccia a questo “strumento”, la teoria e la pratica del counseling si alimentano quotidianamente di nuove esperienze e credo che una nuova cultura dell’aiuto sia non solo possibile ma necessaria, l’obiettivo del mio lavoro è contribuire, nel mio piccolo, a questo risultato.